Per chi ricapiti qui per sbaglio, ora mi troverete qui:
http://italianstroopwafel.wordpress.com/
Nuovo posto, nuova vita!
Ciao a tutti!
domenica 10 febbraio 2013
martedì 17 agosto 2010
Era uma vez..
Sisi ci sono, il fatto è che sono stati mesi frenetici, viaggi, avventure, dormite, dimenticanze. E poi che dire, torno a casa. Anzi ci sono già, in Italia intendo.
L'anno è volato ed è stato tempo di tornare nell'afa padana.
Oggi quindi mi congedo da voi nella speranza di ritrovarvi nel mio prossimo blog.
Volevo ringraziarvi tutti, per aver perso del tempo leggendomi, per avermi commentata, derisa, aiutata, criticata, ma soprattutto per avermi fatto compagnia.
Era da un pò che volevo scrivere quest'ultimo capitolo, ma non avevo mai avuto l'umore giusto e la voglia , forse, di dare una fine a questa bellissima avventura.
Credo sia ora di tirare le somme su questo Portogallo, che mi ha davvero stregato il cuore.
Le cose che mi mancheranno
i sali e scendi della città
la frenesia di una capitale, con i suoi eventi continui
il poter arrampicare in splendide rocce, a strapiombo sull'oceano
il restare in piedi in metro, all'una di notte, tra il rumore di bottiglie che sbattono
i pasteis di Belem
gli infiniti angoli nascosti
i sorrisi finestrati della gente
le olive
il surf
sentire "caralho" e "aquela merda" ogni due parole
la ginja (anche se ne ho una scorta colossale)
l'oceano
i prezzi bassissimi
poter ordinare un galão
il chouriço
il vento, sempre e comunque
le "signorine" di praça de figueira
il bacalhau espiritual di Dona Piedade
i mille posti in cui potersi sedere e leggere in tranquillità
i parchi
il parlare portoghese
le uscite fotografiche con l'amica pazza
il 28
la picanha
la frutta strana al supermercato
le gaivotas in terrazzo
l'indiano del supermercato, costantemente in videoconferenza con la famiglia
il Colombo
i gelati che non vedevo da 20 anni
l' UCAL
le spiagge, favolose e disabitate
il conoscere gente da tutto il mondo
la Bica
i weekend passati a far festa in Bairro Alto
le sardinhas assadas e le festas di Sant' Antonio
la Merenda
Saldanha, l'appartamento più pazzo del mondo
la sabbia bianca
la metro
il Portogallo tutto, girato in lungo e largo, assolutamente strepitoso
il Pois Café
il fado
la neve finta
la temperatura perfetta
l'aria secca che asciuga la biancheria in un' ora
la Cantina Baldracca
il vino del Douro
i negozi di articoli sanitari, con le loro vetrine appariscenti
il leitão
l'altra sponda del Tejo, così misteriosa e viva
il Porto Vintage
il ponte del 25 aprile, che si fa prendere anche quando non serve
i BBQ a Monsanto
tremoços e Imperial
gli amici, tanti ma mai troppi, che ho avuto la fortuna di incontrare
Le cose che non mi mancheranno
le scatarrate di vecchi e giovani bambini e donne
la calçada quando hai le scarpe con la suola liscia o i tacchi
il COENTRO (maledetto, nascosto dove meno te lo aspetti)
i "venditori di occhiali" della Baixa
il giallo delle creme pasticcere
le telenovelas
la verdura del pingo doce
il fetore che ti invade quando al supermercato ti avvicini al reparto Bacalhau
la pioggia invernale
l'odore di pipì lungo i muri
il calcio in tv SEMPRE
la cannella
la gente che ti viene addosso mentre cammini
i turisti italiani che, davanti ad una vista spettacolare, urlano "Mariaaaaaaaaaaa,viè a vedè che bellezza, aaò" (in ogni cadenza dialettale italiana)
la decadenza di posti bellissimi
la scalinata verso casa
il non vedere la neve
le zingare che vendono cerotti
il teatro un pò troppo all'avanguardia
le mosche in casa
l'acqua di rubinetto
le signore delle pulizie dell'università
...a voi la sentenza.
Quindi che dire, rinnovo i miei saluti e ringraziamenti, e vi lascio con la scena che credo mi resterà più impressa di tutto quest'anno portoghese.
Até jà!
In una felice mattina
Una mattina mi sveglio bella pimpante e felice. Lo sento che sarà una bella giornata. Fuori splende il sole, soffia una brezza bella fresca, gli uccellini cinguettano e la gente sorride.
Esco di casa canticchiando e comincio a scendere le gradinate che mi porteranno in Praça de Figueira dove farò colazione, perchè lo sento che sarà una giornata speciale.
Arrivo alla fine della gradinate ed incrocio un signorotto sulla settantina, capello bianco, coppola in testa e bastone. Mi guarda e mi sorride con aria dolce, da nonnino. Si gira e mi dice:
[iniziate a guardare il video dal minuto 5.54 e fino al 6.05]
..inutile dire che ero pure in scia.
Beijinhos e abraçinhos malta!
L'anno è volato ed è stato tempo di tornare nell'afa padana.
Oggi quindi mi congedo da voi nella speranza di ritrovarvi nel mio prossimo blog.
Volevo ringraziarvi tutti, per aver perso del tempo leggendomi, per avermi commentata, derisa, aiutata, criticata, ma soprattutto per avermi fatto compagnia.
Era da un pò che volevo scrivere quest'ultimo capitolo, ma non avevo mai avuto l'umore giusto e la voglia , forse, di dare una fine a questa bellissima avventura.
Credo sia ora di tirare le somme su questo Portogallo, che mi ha davvero stregato il cuore.
Le cose che mi mancheranno
i sali e scendi della città
la frenesia di una capitale, con i suoi eventi continui
il poter arrampicare in splendide rocce, a strapiombo sull'oceano
il restare in piedi in metro, all'una di notte, tra il rumore di bottiglie che sbattono
i pasteis di Belem
gli infiniti angoli nascosti
i sorrisi finestrati della gente
le olive
il surf
sentire "caralho" e "aquela merda" ogni due parole
la ginja (anche se ne ho una scorta colossale)
l'oceano
i prezzi bassissimi
poter ordinare un galão
il chouriço
il vento, sempre e comunque
le "signorine" di praça de figueira
il bacalhau espiritual di Dona Piedade
i mille posti in cui potersi sedere e leggere in tranquillità
i parchi
il parlare portoghese
le uscite fotografiche con l'amica pazza
il 28
la picanha
la frutta strana al supermercato
le gaivotas in terrazzo
l'indiano del supermercato, costantemente in videoconferenza con la famiglia
il Colombo
i gelati che non vedevo da 20 anni
l' UCAL
le spiagge, favolose e disabitate
il conoscere gente da tutto il mondo
la Bica
i weekend passati a far festa in Bairro Alto
le sardinhas assadas e le festas di Sant' Antonio
la Merenda
Saldanha, l'appartamento più pazzo del mondo
la sabbia bianca
la metro
il Portogallo tutto, girato in lungo e largo, assolutamente strepitoso
il Pois Café
il fado
la neve finta
la temperatura perfetta
l'aria secca che asciuga la biancheria in un' ora
la Cantina Baldracca
il vino del Douro
i negozi di articoli sanitari, con le loro vetrine appariscenti
il leitão
l'altra sponda del Tejo, così misteriosa e viva
il Porto Vintage
il ponte del 25 aprile, che si fa prendere anche quando non serve
i BBQ a Monsanto
tremoços e Imperial
gli amici, tanti ma mai troppi, che ho avuto la fortuna di incontrare
Le cose che non mi mancheranno
le scatarrate di vecchi e giovani bambini e donne
la calçada quando hai le scarpe con la suola liscia o i tacchi
il COENTRO (maledetto, nascosto dove meno te lo aspetti)
i "venditori di occhiali" della Baixa
il giallo delle creme pasticcere
le telenovelas
la verdura del pingo doce
il fetore che ti invade quando al supermercato ti avvicini al reparto Bacalhau
la pioggia invernale
l'odore di pipì lungo i muri
il calcio in tv SEMPRE
la cannella
la gente che ti viene addosso mentre cammini
i turisti italiani che, davanti ad una vista spettacolare, urlano "Mariaaaaaaaaaaa,viè a vedè che bellezza, aaò" (in ogni cadenza dialettale italiana)
la decadenza di posti bellissimi
la scalinata verso casa
il non vedere la neve
le zingare che vendono cerotti
il teatro un pò troppo all'avanguardia
le mosche in casa
l'acqua di rubinetto
le signore delle pulizie dell'università
...a voi la sentenza.
Quindi che dire, rinnovo i miei saluti e ringraziamenti, e vi lascio con la scena che credo mi resterà più impressa di tutto quest'anno portoghese.
Até jà!
In una felice mattina
Una mattina mi sveglio bella pimpante e felice. Lo sento che sarà una bella giornata. Fuori splende il sole, soffia una brezza bella fresca, gli uccellini cinguettano e la gente sorride.
Esco di casa canticchiando e comincio a scendere le gradinate che mi porteranno in Praça de Figueira dove farò colazione, perchè lo sento che sarà una giornata speciale.
Arrivo alla fine della gradinate ed incrocio un signorotto sulla settantina, capello bianco, coppola in testa e bastone. Mi guarda e mi sorride con aria dolce, da nonnino. Si gira e mi dice:
[iniziate a guardare il video dal minuto 5.54 e fino al 6.05]
..inutile dire che ero pure in scia.
Beijinhos e abraçinhos malta!
martedì 30 marzo 2010
Pizza in versione dark
Ormai mi ci sono abituata alla 'traduzione a spanne' di parole italiane, soprattutto in campo gastronomico. Storpiano le parole che, però, lette così come sono scritte, nella loro pronuncia effettivamente ricordano la versione in italiano.
Pochi giorni fa stavo sfogliando il menù della pizzeria con consegna a domicilio (non avevo voglia di cucinare!), e sorridevo leggendo "4 fromagi", "prosciuto", ... Ma, ad un certo punto, arrivo a lei!!! Ispirata a qualche film di Tim Burton, signori e signore, vi presento la pizza:
Pochi giorni fa stavo sfogliando il menù della pizzeria con consegna a domicilio (non avevo voglia di cucinare!), e sorridevo leggendo "4 fromagi", "prosciuto", ... Ma, ad un certo punto, arrivo a lei!!! Ispirata a qualche film di Tim Burton, signori e signore, vi presento la pizza:
lunedì 1 marzo 2010
Occupato!
Io non ce l'ho con le donne delle pulizie. Nemmeno quando mi si avvicinano e con la scopa staccano l'alimentatore del mio pc. Nemmeno quando si chiudono in bagno e parlano per 2 ore al telefono urlando come matte pensando non si senta nulla in corridoio e nei piani adiacenti, ed invece.. Nemmeno quando mi spostano le cose dalla scrivania e non capisco più dove sono finite.
Machecacchio, care donne delle pulizie, mi rivolgo direttamente a voi. Se avete deciso che il bagno delle donne è il vostro rifugio, ok, non è un problema, ma per favore, potete chiudere la porta mentre fate i vostri bisogni?!?!?!? cos'è tutto questo 'bisogno' di mostrarsi al mondo?!credo che l'immagine di te, cara Maria o come ti chiami, seduta sulla tazza del water, con le gambe spalancate, non riuscirò a dimenticarla per i prossimi 30 anni, non solo perchè continui a ricordarmelo rifacendolo ogni giorno, ma perchè la scena è stata davvero traumatica! Non posso guardarti che ti immagino con i pantaloni calati! Se proprio non vuoi chiudere la porta perchè (magari) soffri di claustofobia, quando mi senti entrare puoi dire 'Occupato' per favore?!
Grazie! anche da parte della mia vescica.
Machecacchio, care donne delle pulizie, mi rivolgo direttamente a voi. Se avete deciso che il bagno delle donne è il vostro rifugio, ok, non è un problema, ma per favore, potete chiudere la porta mentre fate i vostri bisogni?!?!?!? cos'è tutto questo 'bisogno' di mostrarsi al mondo?!credo che l'immagine di te, cara Maria o come ti chiami, seduta sulla tazza del water, con le gambe spalancate, non riuscirò a dimenticarla per i prossimi 30 anni, non solo perchè continui a ricordarmelo rifacendolo ogni giorno, ma perchè la scena è stata davvero traumatica! Non posso guardarti che ti immagino con i pantaloni calati! Se proprio non vuoi chiudere la porta perchè (magari) soffri di claustofobia, quando mi senti entrare puoi dire 'Occupato' per favore?!
Grazie! anche da parte della mia vescica.
giovedì 18 febbraio 2010
Il macho portoghese
Dovete sapere che da qualche settimana in tutte le metro, pensiline degli autobus e qualsiasi altra superficie verticale, troneggiano le pubblicità di un Istituto di lingua inglese che hanno come protagonista il famosissimo Zezé Camarinha. Come chi??
Come ha detto in modo molto 'polite' e composto la professora di portoghese quando ho "osato" pronunciare il nome di costui a lezione, "OOOOOOh meu Deus, O PROSTITUTO!!!" (non credo servano traduzioni).
Si tratta di un famoso rubacuori (oramai attempato, non me ne voglia) che da anni pratica la sua arte in Algarve, cuccando le straniere con il suo inglese maccheronico. Le sue frasi in "portenglish" sono così conosciute che sono state usate ed adattate per queste pubblicità.
[Si sconsiglia la visione a deboli di cuore, in senso lato :-)]
Piccola spiegazione per la seguente: in portoghese c'è il modo di dire "feito[fatto] ao bife" che si può tradurre come "sei fritto".
Visto che figone? :-D
Come ha detto in modo molto 'polite' e composto la professora di portoghese quando ho "osato" pronunciare il nome di costui a lezione, "OOOOOOh meu Deus, O PROSTITUTO!!!" (non credo servano traduzioni).
Si tratta di un famoso rubacuori (oramai attempato, non me ne voglia) che da anni pratica la sua arte in Algarve, cuccando le straniere con il suo inglese maccheronico. Le sue frasi in "portenglish" sono così conosciute che sono state usate ed adattate per queste pubblicità.
[Si sconsiglia la visione a deboli di cuore, in senso lato :-)]
Piccola spiegazione per la seguente: in portoghese c'è il modo di dire "feito[fatto] ao bife" che si può tradurre come "sei fritto".
Visto che figone? :-D
martedì 16 febbraio 2010
Escursione?
Passeggiando allegramente per il centro, passo davanti alla sede di un club di escursionisti e dico fiera al marido: 'Guarda, è questo quello che ti dicevo! Sarà tipo il CAI, ci iscriviamo?'. Lui si gira, guarda e scoppia in una risata folle ed incontrollabile.
Ho fatto una foto:
Beh, diciamo che forse il nome non è così azzeccato.
Ho fatto una foto:
Beh, diciamo che forse il nome non è così azzeccato.
martedì 2 febbraio 2010
Portoghese for dummies (lezione n.2, Falsi amici)
Il portoghese è facilissimo!
Basta pensare ad una parola in italiano, e sapere che nella lingua del posto vuol dire tutto tranne quello che pensiamo.
Qualche esempio(portoghese --> italiano):
Pasta --> Borsa
Carta --> Lettera
Carro --> Automobile
Palestra --> Riunione
quindi 'Prendi la lettera che è dentro alla borsa della palestra che ho lasciato in macchina' diventerebbe 'prendi la carta che è dentro la pasta della riunione che ho lasciato nel carro', facile no?
Basta pensare ad una parola in italiano, e sapere che nella lingua del posto vuol dire tutto tranne quello che pensiamo.
Qualche esempio(portoghese --> italiano):
Pasta --> Borsa
Carta --> Lettera
Carro --> Automobile
Palestra --> Riunione
quindi 'Prendi la lettera che è dentro alla borsa della palestra che ho lasciato in macchina' diventerebbe 'prendi la carta che è dentro la pasta della riunione che ho lasciato nel carro', facile no?
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