martedì 15 settembre 2009

Da grande farò..

Ho deciso. Da grande voglio fare la designer. Un lavoro creativo, fuori dal comune, che lascia spazio all'immaginazione....e soprattutto, figo!!!
Avrei l'ufficio nel centro di una qualsiasi capitale, non in un palazzo comune ma in un garage/magazzino però con la vista migliore della città, potrei andare a lavoro vestita nel modo più ecclettico possibile, potrei addirittura non pettinarmi, e sembrare un gran pezzo di gnocca solo un pò più trendy del solito. La sedia della mia scrivania sarebbe non solo funzionante (cosa che credo non mi sia mai capitata finora), ma sarebbe strana, moderna, magari lucida e rosso fuoco, e comoda. I muri sarebbero tappezzati di fogli con disegni di prototipi e foto ed i miei colleghi sarebbero tutti tipetti easy way e felici. Che dite??
Credo che questo sia il pensiero del 99% delle persone che, come me e l'ing., sono stati a Pace of design, una delle quattro mostre della biennale del Design (Experimenta Design '09) cominciata in città settimana scorsa.
Abbiamo scelto questa per prima perchè ci piaceva l'idea di vedere come realmente lavorano i designer, come viene strutturato il lavoro, cosa sta dietro ad ogni progetto. La mostra parte con 8 opere compiute e, tramite dei tracciati fatti con fili di lana, guida l'osservatore attraverso tutte le fasi che portano da una semplice idea, alla sua realizzazione. Per ognuna ci sono anche degli audiovisivi che durano credo un quarto d'ora ognuno costituiti da semplici rotazioni di foto scattate nei diversi 8 studi di disegn nell'arco di 48ore con in sottofondo o musica a palla (con cuffie) oppure l'intervista ai geni che hanno messo su questi 'luoghi del divertimento e della creatività'.
Ce li siamo visti tutti, e devo ribadire il concetto, VOGLIO FARE LA DESIGNER. Questi giocano, non sembrano lavorare. Passano ore a discutere se quel pezzo di plastica è più bello giallo o verde, usano penne che non sono bic, sono opere d'arte. Si divertono, sono felici. Sembra l'ufficio del Mulino Bianco.
Su dai, ora esagero, poi loro sapevano di essere ripresi quindi dovevano per forza fare bella figura. D'altronde, lo facessero in ufficio da me, sarebbe la stessa cosa no? Solo le sedie sarebbero tutte rotte, ma potrebbero essere delle bellissime opere d'arte moderna, con un bracciolo su e uno giù, lo schienale mezzo storto e le rotelle mezze bloccate. I muri sarebbero bianchi, ok, visto che non ci si può appendere nulla, altrimenti si rovinano. Ma il bianco dà pace, no?Le penne? Bic, rigorosamente, ma sono le mie preferite oltre che quelle meno costose. Siamo per le buone cause noi, contro il consumismo.
Perciò che dire, ognuno si tiene il lavoro che ha, perchè in fondo ci piace così com'è!
Io ho optato per una 'pausa di riflessione', n.d.r. .





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