venerdì 29 gennaio 2010

Discorso (semi)serio sul mondo del lavoro

Ogni tanto devo (si fa per dire) alzare il livello di serietà di questo blog, non per voi eh (che non vi accorgereste della differenza), per me, così mi sento figa.
In questi mesi di nuova vita, mi sono avventurata nel favoloso mondo della ricerca di un lavoro, in un paese che non è il mio, dove parlano una lingua che non è la mia, che capisco abbastanza e che parlocchio(questa è la parte in cui mi sento figa).
Ora, io in Italia ho avuto la GRANDE fortuna di essere stata assunta (a tempo indeterminato) dopo il primo colloquio che ho fatto, intendo il primo in assoluto, ed unico! L'azienda mi piaceva (stesso campo per cui ho studiato annnni, quindi la laurea serve :-) )ero appena rientrata dall'Inghilterra e volevo tornare a vivere con le amiche, da brava ragazza indipendente. Indipendente quindi anche dal punto di vista economico, cosa che mi ha fatto accettare all'istante l'opportunità (Credo lo avrei fatto anche se fosse stao un posto di qualsiasi altro tipo). Ecco, ora credo che il conto mi sia stato presentato 4 anni dopo. Presente la legge del contrappasso, per antitesi? Quella! Non mi ricordo nemmeno quanti colloqui ho fatto e quanti CV ho spedito.
Non sto qui ad entrare nei particolari, ma vi illustro i punti salienti:
- in ben 3 colloqui per 3 aziende diverse, gli 'intervistatori' sono arrivati con la bellezza di 45 minuti di ritardo, senza chiedere scusa;
- qui ti chiedono sempre quanti soldi vuoi di salario. Normale direi. Solo che qui si va al ribasso. Se c'è un posto disponibile e siamo in due a fare il colloquio, e io dico di volere 1000 euro e l'altro dice 900, prendono l'altro, a prescindere dalle capacità e dall'esperienza;
- per un'azienda ho fatto, nell'ordine: psicotest di 4 ore e mezza, con giochi di abilità, d'intelligenza, calcoli a mente del tipo 'il 32 percento della radice quadrata di 0.2 alla 3728282.92928', test di lingua inglese, test di lingua francese e test di personalità di 300 domande, in portoghese, come 'hai mai pensato al suicidio?ha sbalzi di umore frequenti?preferiresti fare l'architetto o l'arredatore d'interni?'; evidentemente non risulto avere un profilo assimilabile a quello da serial killer e quindi l'ho passato. Dopo 2 settimane mi hanno chiamata per fare un colloquio, in portoghese, in cui mi hanno chiesto 2000 cose e mi mostrato anche le macchie di Rorschach; passato anche questo. Dopo altre 2 settimane altro colloquio, questo interamente in inglese; passato. Mi hanno praticamente presa, però hanno spostato le date di inizio progetto ad inizio marzo, quindi dovrò attendere la fine del prossimo mese per avere il 'giudizio finale'. Ah, mi hanno chiesto di avvertirli se nel frattempo avessi trovato lavoro. Ehhh beh, mavaffffanxxxx in che lingua delle tre te lo devo scrivere nella mail?!
- ad un colloquio ho trovato la persona che non vorresti mai che ti intervistasse. Quello che ha avuto degli amici italiani. Quello che CREDE di sapere l'italiano, e ti dice 'se tu uol posaum falare italiauono' e tu, cortesemente, gli dici che non serve, ma LUI insiste e quindi ti trovi a parlare per un'ora senza capire un'emerita ceppa di quello che ti dice e tu vorresti strozzarlo perchè vuole anche che tu gli risponda in italiano, anche se si vede chiaramente che non capisce niente!
- avrò mandato 200 CV. Almeno 100 ditte mi hanno chiesto se potevo mandarglielo nel loro standard, con annesso file word o pdf da compilare (almeno mezza giornata persa per ognuno). Voglio dire, il formato europeo lo avranno fatto per qualcosa, no???
- sono andata perfino in una scuola secondaria in cui insegna una mia amica, serviva una persona con le mie competenze e quindi ho provato. Sono arrivata alle 10 di mattina ed i bambini stavano scendendo dai pulmini ed entrando a quell'ora (non vorrei dire una baggianata, ma io andavo a scuola alle 8.30!)! A dogni modo, da fuori sentivo un gran baccano provenire dall'edificio, tipo musica e canti. Sono entrata ed ho visto un palco, con una sorta di Kledy (o come si chiama, quello di Maria De Filippi) dei poveri che balla e canta e un centinaio di bimbi che ne copiano i movimenti, tipo villaggio vacanze. Ed ho pensato 'guarda, ho beccato un giorno in cui fanno festa!'. Hehe, e qua casca l'asino! mi sono informata e sapete che è?!?! lo fanno tutte le mattine! per far sfogare i giovincelli prima delle lezioni!!! ORa sorge spontanea una domanda: che odore ci sarà nelle classi durante le lezioni?!

Beh vi assicuro che questi sono solo alcuni estratti.
Ahimè devo dire che la situazione lavorativa qui è mooolto peggio che in Italia, sicuramente più precaria, i salari sono molto più bassi (certo la vita è poco cara) e la crisi di sente anche qui. Quindi, solo un cretinetto potrebbe lasciare un lavoro in Italia per cercarne uno qui :-).

5 commenti:

Viz ha detto...

terrificante, lo so
io ammetto, ho avuto culo, appena prima della crisi a trovare lavoro a tempo indeterminato in una multinazionale

confermo tutti i punti, meno la scuola di maria de filippi, perchè non mi è mai capitato

cosa stai cercando?

Cimpe ha detto...

Cavolo... Mi dispiace per la tua pessima esperienza...
Io sto invece per trasferirmi a Lisbona, e ti dirò, un po' mi ha preoccupato il tuo intervento. Ho fattto un paio di colloqui a Lisbona quest'Estate, ma a parte la domanda dello stipendio cercato, il resto non mi è capitato, forse anche perchè stavo là solo qualche giorno, ed è stato un colloquio un po' "di fortuna".
Speriamo che vada meglio per entrambi.
Il Cimpe.

nonsisamai ha detto...

e dire che e' sempre stata la citta' dei miei sogni...

LullAry ha detto...

Benvenuto Cimpe.
Le multinazionali in effetti sono quelle che salvano la vita a molti. Io lavoro nel campo informatico, che non sente moltissimo della crisi. Il fatto è che il meccanismo è molto strano. Io, per esempio, sono stata presa da 3 ditte diverse, solo che ti chiamano solo quando hanno bisogno e per un periodo limitato(non diventi loro dipendente). Te ne devi stare a casa ed aspettare e sperare in una loro telefonata.
Cimpe, magari sono stata sfigata io eh, non voglio metterti paura. Però prima di partire per Lisbona mi avevano già contattata 6 ditte diverse, quindi ero partita molto speranzosa, poi però non è andata bene. Molti mi hanno detto che avevo un CV troppo 'forte' quindi avrebbero dovuto darmi una stipendio molto più alto e quindi preferivano persone senza esperienza. E fanno proprio così, perchè ho amici portoghesi che si trovano nella stessa situazione da molto tempo. Sarebbe da scrivere in CV con 0 esperienze lavorative.
Detto questo, Lisbona è davvero la città dei sogni! :-D

Anonimo ha detto...

Não se devem fazer generalizações. Uma experiência não significa que seja tudo igual.
Vivo em Roma e não faço isso.
O que eu poderia dizer dos italianos...
Espero que a vida lhe sorria mais! Pode sempre voltar para sua terra, verdade?

Posta un commento