martedì 17 agosto 2010

Era uma vez..

Sisi ci sono, il fatto è che sono stati mesi frenetici, viaggi, avventure, dormite, dimenticanze. E poi che dire, torno a casa. Anzi ci sono già, in Italia intendo.
L'anno è volato ed è stato tempo di tornare nell'afa padana.

Oggi quindi mi congedo da voi nella speranza di ritrovarvi nel mio prossimo blog.
Volevo ringraziarvi tutti, per aver perso del tempo leggendomi, per avermi commentata, derisa, aiutata, criticata, ma soprattutto per avermi fatto compagnia.

Era da un pò che volevo scrivere quest'ultimo capitolo, ma non avevo mai avuto l'umore giusto e la voglia , forse, di dare una fine a questa bellissima avventura.

Credo sia ora di tirare le somme su questo Portogallo, che mi ha davvero stregato il cuore.


Le cose che mi mancheranno

i sali e scendi della città
la frenesia di una capitale, con i suoi eventi continui
il poter arrampicare in splendide rocce, a strapiombo sull'oceano
il restare in piedi in metro, all'una di notte, tra il rumore di bottiglie che sbattono
i pasteis di Belem
gli infiniti angoli nascosti
i sorrisi finestrati della gente
le olive
il surf
sentire "caralho" e "aquela merda" ogni due parole
la ginja (anche se ne ho una scorta colossale)
l'oceano
i prezzi bassissimi
poter ordinare un galão
il chouriço
il vento, sempre e comunque
le "signorine" di praça de figueira
il bacalhau espiritual di Dona Piedade
i mille posti in cui potersi sedere e leggere in tranquillità
i parchi
il parlare portoghese
le uscite fotografiche con l'amica pazza
il 28
la picanha
la frutta strana al supermercato
le gaivotas in terrazzo
l'indiano del supermercato, costantemente in videoconferenza con la famiglia
il Colombo
i gelati che non vedevo da 20 anni
l' UCAL
le spiagge, favolose e disabitate
il conoscere gente da tutto il mondo
la Bica
i weekend passati a far festa in Bairro Alto
le sardinhas assadas e le festas di Sant' Antonio
la Merenda
Saldanha, l'appartamento più pazzo del mondo
la sabbia bianca
la metro
il Portogallo tutto, girato in lungo e largo, assolutamente strepitoso
il Pois Café
il fado
la neve finta
la temperatura perfetta
l'aria secca che asciuga la biancheria in un' ora
la Cantina Baldracca
il vino del Douro
i negozi di articoli sanitari, con le loro vetrine appariscenti
il leitão
l'altra sponda del Tejo, così misteriosa e viva
il Porto Vintage
il ponte del 25 aprile, che si fa prendere anche quando non serve
i BBQ a Monsanto
tremoços e Imperial
gli amici, tanti ma mai troppi, che ho avuto la fortuna di incontrare



Le cose che non mi mancheranno

le scatarrate di vecchi e giovani bambini e donne
la calçada quando hai le scarpe con la suola liscia o i tacchi
il COENTRO (maledetto, nascosto dove meno te lo aspetti)
i "venditori di occhiali" della Baixa
il giallo delle creme pasticcere
le telenovelas
la verdura del pingo doce
il fetore che ti invade quando al supermercato ti avvicini al reparto Bacalhau
la pioggia invernale
l'odore di pipì lungo i muri
il calcio in tv SEMPRE
la cannella
la gente che ti viene addosso mentre cammini
i turisti italiani che, davanti ad una vista spettacolare, urlano "Mariaaaaaaaaaaa,viè a vedè che bellezza, aaò" (in ogni cadenza dialettale italiana)
la decadenza di posti bellissimi
la scalinata verso casa
il non vedere la neve
le zingare che vendono cerotti
il teatro un pò troppo all'avanguardia
le mosche in casa
l'acqua di rubinetto
le signore delle pulizie dell'università


...a voi la sentenza.


Quindi che dire, rinnovo i miei saluti e ringraziamenti, e vi lascio con la scena che credo mi resterà più impressa di tutto quest'anno portoghese.

Até jà!




In una felice mattina

Una mattina mi sveglio bella pimpante e felice. Lo sento che sarà una bella giornata. Fuori splende il sole, soffia una brezza bella fresca, gli uccellini cinguettano e la gente sorride.
Esco di casa canticchiando e comincio a scendere le gradinate che mi porteranno in Praça de Figueira dove farò colazione, perchè lo sento che sarà una giornata speciale.
Arrivo alla fine della gradinate ed incrocio un signorotto sulla settantina, capello bianco, coppola in testa e bastone. Mi guarda e mi sorride con aria dolce, da nonnino. Si gira e mi dice:

[iniziate a guardare il video dal minuto 5.54 e fino al 6.05]



..inutile dire che ero pure in scia.



Beijinhos e abraçinhos malta!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornata in Italia. E' stato simpatico leggere le tue avventure a Lisbona. Buona fortuna.
R

Ile ha detto...

Ciao, sono capitata qui per caso e ho subito notato "pasteis di Belem"!
Sono andata in vacanza in Portogallo questo settembre, per due settimane, e mi sono divertita moltissimo...Lisbona è così suggestiva e piena di cose da vedere (mitico il 28 :D) che una settimana non basta di certo per visitarla!
Sul mio blog ho scritto il diario di viaggio, se ti va di leggerlo e lasciare un commento -> http//guardandopiuinla.blogspot.com
Ciao e buona fortuna per tutto!

Anonimo ha detto...

Complimenti per questo blo davvero bello, vorrei lasciare qui l'indirizzo di uno spazio nato da poco, ma che spero possa crescere in fretta:

http://misselizab3th.blogspot.com/

A presto!

Lara ha detto...

Bello questo blog... spero tu possa passare a vedere anche il mio!! e bella la descrizione..."Fotografa per passione e per sogno. Viaggiatrice. Mentalmente insana." fantastica...

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