Dopo una camminata di mezzora su sterrato in salita, di circa 40 gradi, la strada svanisce. Non ci sono vie di campo, nè stradine nascoste, nè cartelli, il nulla. I signori GPS, come nelle migliori trame horror hollywoodiane, non ne volevano proprio sapere di prendere segnale. E così gli eroi cominciarono a scendere, ed ad un certo punto videro un misterioso sentiero nascosto in mezzo ai rovi. La tentazione vinse e vi si intrufolarono nella speranza di poi poterne pure uscire.
La strada si fece sempre più stretta, i rami sempre più taglienti e il sentiero, in discesa, sempre più rovinoso e scivoloso a causa di terra secca, sassi e radici d'albero. Alcuni pezzi si poterono superare solo poggiando letteralmente il sedere a terra, e buttandosi da gradini naturali di mezzo metro. Ogni tanto qui è lì spuntavano segnali del passaggio di altri avventurieri (lattine di birra e bottiglie di plastica), messi lì forse per segnare la strada per poter uscire da quella foresta, mica come pollicino che mise pezzi di pane mangiati poi dagli uccelini! sono stati intelligenti, la plastica gli avrebbe consentito di tornar fuori anche a distanza di millenni. Dopo 40 minuti di cammino, qualche rovinosa caduta, anni di vita persi, gli eroi arrivarono finalmente al paradiso tanto sognato..
e che dire, ne è valsa davvero la pena!!
4 commenti:
evidentemente il paradiso bisogna proprio guadagnarselo :)
giusto!!! non ti dico a tornar su..Manolo in confronto non era nessuno! :-)
ma le hai presa da un catalogo le foto?
:-) visto che posto? credo di aver consumato la macchina fotografica quel giorno.
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