venerdì 30 ottobre 2009

Portoghese for dummies (lezione n.1, Sport)

Apro questa nuova rubrica perchè sono altruista e generosa e voglio insegnare anche a voi questa strana lingua.
Oggi parliamo di sport.
Sembra che il portoghese non derivi dal latino o dal greco, ma da una bel più moderna lingua anglosassone.

Pallacanestro: basquetebol
Pallavolo: voleibol
Pallamano: andebol

Dovete cercare di pronunciarle come lo farebbe una nonnina siciliana dopo essere stata a lezione di inglese da Mike Bongiorno.

giovedì 29 ottobre 2009

A noi, halloween, proprio non piace

Quando ero piccola, mica esisteva. Perchè dobbiamo importare queste americanate? Voglio dire, se voglio vestirmi in maschera aspetto Carnevale, oppure faccio una festa a tema, no? Ai tempi dell'università si facevano, e si fanno pure ora. Mah.
Ricordo che l'anno scorso, dal tardo pomeriggio del 31 ottobre il campanello di casa ha suonato ininterottamente per ore, e io proprio non avevo niente per i bimbetti, nè dolci, nè caramelle. Avevo solo i confetti avanzati dal matrimonio tre mesi prima, non apprezzati. Allora ad un certo punto alla loro domanda Dolcetto o scherzetto, ho risposto Scherzetto, tanto voglio dire mica mi uccidono. Mi hanno guardata in faccia con aria che si addiceva proprio al loro travestimento, hanno preso in mano bombolette schiumose e dai colori assurdi tipo fucsia o verde acido e le hanno sparate ovunque, che c'ho messo una settimana per far sciogliere il colore dal cotto dell'entrata di casa. Per fortuna qui a Lisbona abitiamo al quarto piano, senza ascensore, quindi come minimo gli viene na sincope se provano a salire.

Ad ogni modo ieri sono andata in un mega centro commerciale in cerca di finferli, per fare un buon risotto. Una volta si andava in montagna, ora si va a negozi. Gironzolando ho notato che qui non c'è sta gran passione per halloween, ho visto due maschere (che più che altro sembravano di zorro) e basta, nemmeno zucche! non ci sono zucche, ho cercato mezzora, niente. Nè da decorare, nè da mangiare. Le uniche che ho visto son quelle di plastica, in un negozietto che vende vestiti e addobbi per feste, l'unico completamente arancione e pieno di ragnatele e mostri.
Insomma, qui sembra si siano salvati dal fenomeno.
Ad un certo punto però sono arrivata davanti alla vetrina di Akì, ho visto questo e mi è salita la tristezza.


Mancano ancora due mesi cavoli!!! io sto ancora pensando all'estate, visto che poi fa ancora caldo. No no, è troppo! Vi farei notare, inoltre, che qui Gesù bambino è già nato.

lunedì 26 ottobre 2009

La costante

E' una costante. Ogni volta che si fanno BBQs, ritrovi, giornate in spiaggia, insomma, una qualsiasi cosa che aggrega persone e che le fa partecipare attivamente ad una qualsiasi forma di sport, qualcuno si fa male.
Sabato, BBQ a Monsanto (per i padovani: praticamente i colli). Mangiata colossale e poi partitona a basket per smaltire.
Nell'ordine:
- occhio arpionato da dito indice ad un portoghese durante uno scontro. Ora abbiamo un amico guercio.
- cinque punti di sutura sul sopracciglio di un iraniano che, dopo aver fatto un salto di un metro per prendere la palla, si è sflacellato la testa sul palo del canestro.
Partita sospesa.
Si dice che gli infortuni fossero in realtà simulazioni per far saltare la partita visto che entrambi i giocatori appartenevano alla squadra in svantaggio.

O forse venivano semplicemente distratti dalla vista che si aveva dal campo, davvero spettacolare:

Pubblicità ingannevole

E' da un pò che qui gira questa pubblicità che definirei fastidiosissima, per almeno due motivi:
1) il tono che le cantanti raggiungono nella canzoncina fa abbaiare tutti i cani del Portogallo
2) sembra ti prendano in giro, continuano a dire "Venha ao Pingo Doce de Janeiro a Janeiro, O preço é sempre baixo a loja toda, o ano inteiro" (non credo abbia bisogno di traduzioni) ma ti fanno quel gestaccio che in realtà significa il contrario! In pianura padana si tradurrebbe con un 'Seee, bonanote!!' o con un più loquace 'Credeghe!!!'. Ovviamente i cartelloni che vedete sul camioncino che gira per la città, sono presenti in tutte le fermate della metro, fastidio!!
Vedere per credere!

martedì 20 ottobre 2009

Io ho le orecchie prensili

Ce l'ho fatta! L'ho visto, fotografato, avvicinato e ci ho pure parlato. L'ho ascoltato attentantamente, con orecchie prensili (l'ho rubata a lui questa), ho riso insieme a lui.
Mi ha parlato del suo ultimo libro [Il giorno prima della felicità] che non ho ancora letto, ma sembra interessante da come ne ha parlato e ne ho sentito parlare. Non l'ho preso nemmeno stasera, ogni cosa a tempo debito, nel momento giusto e formato giusto, possibilmente tascabile ed economico :-) .
Il colloquio tra me e lui, perchè si vedeva che stava parlando con me e non con tutti, è stato davvero bello ed emozionante. Non che io sia una sua fan sfegatata, ho letto tre suoi libri in tre momenti diversi della mia vita, una regalato, uno consigliato e uno scelto. Mi sono piaciuti molto e li consiglio pure a voi.
Faceva tenerezza sentirlo parlare, due occhi che trasudano le fatiche del passato, ne hanno viste di cose quegli occhi, di fatiche, di guerre, di miserie. Le sue rughe, cavoli. Le sue rughe erano solchi.
L'ho ascoltato per tutto il tempo e mi sono messa in fila alla fine.
Tutti lì col libro e io, fiera, con la mia moleskine rossa in attesa di una sua dedica, un suo sguardo ,una sua parola. Gliel'ho pure detto di scrivere pure su quella pagina vuota, che tanto avrei strappato per appiccicarla al mio libro preferito, Il contrario di uno.



Da "Il contrario di uno", Erri De Luca.
"Siamo quasi fuori, anche se non si vede la cima. Siamo due; non il doppio ma il contrario di uno e della sua solitudine sufficiente. La corda s’ammucchia sopra i piedi, lei si avvicina e io le guardo il nodo stretto in vita. Non per controllare se è a posto, ma per affetto verso un’alleanza di corda. ‘Che stai guardando?’ dice la sua voce. ‘Guardavo il tuo nodo.’ Se lo controlla: ‘È a posto, no? Si può sapere che pensi?’ ‘Al numero due,’ rispondo."

lunedì 19 ottobre 2009

Erri c'è?

Stasera abbiamo avuto una soffiata. Oddio, niente che nessuno sapesse eh. Però questo proprio ci era sfuggito. Insomma a Lisbona da oggi si apre la IX settimana della lingua italiana nel mondo, perciò ci saranno un sacco di mostre, conferenze e proiezioni di film e documentari vari, incentrati sull'arte, la scienza e la tecnologia. Un nostro amico italiano ci ha scritto dicendoci che mercoledì sera interverrà durante la conferenza di un'amica per parlare delle macchine rinascimetali.
Vabbè insomma, ci ha girato il programma della settimana e scopro che domani sera ci sarà Erri De Luca per presentare il suo ultimo libro in uscita in questi giorni in Portogallo. Coooosa??? Beh in Italia non sono mai riuscita a vederlo, non me lo posso perdere. Vado a vedere sul sito per maggiori dettagli e trovo:

Data: segunda-feira, 19 de outubro de 2009
Horários: 19h00
[cioè OGGI]

Guardo il programma, e lì c'è scritto:

Data: 3ª feira , 20 de outubro de 2009
Horários: 19h00
[ovvero DOMANI]

Grrrrrrrrrrrrrr!!! che fastidio! Forse l'Istituto Italiano di Cultura, per dare maggiore credibilità, lo ha fatto apposta, penso, a mettere due date diverse. Noi italiani siamo famosi per essere un pò casinari, no?
Chiamiamo, giusto per non fare strada per nulla, e ci dicono "Erri De Luca?Si stasera!".
Ok partiamo in fretta e furia perchè manca davvero poco, arriviamo e che cacchio..troviamo una platea con età media da casa di riposo, una telecamera, un paio di vecchietti che parlano italiano con un accento indefinibile ma molto forte (capisco solo la parola Berlusconi, e non scherzo..), e una signorotta che si accinge ad inaugurare l'evento. Inizia scusandosi per la non presenza dell'ambasciatore Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare a causa di un contrattempo e ricorda a tutti di non perdersi assolutamente la serata successiva per la presenza dello scrittore Erri De Luca! E beh, talmente imperdibile che IO sono venuta ADDIRITTURA un giorno prima!
Che sia stato un tranello per attirare qualche persona in più all'inaugurazione? mah...a me il dubbio rimane..
Ad ogni modo, io domani sera ci sarò, se passate da quelle parti fate un fischio.

domenica 18 ottobre 2009

In una calda giornata di metà ottobre..

..i nostri eroi si sono avventurati alla ricerca di uno dei paradisi nascosti della costa portoghese per passare qualche ora piacevole di relax in spiaggia, vista la favolosa temperatura di 28 gradi . Quattro iraniani, due italiani, tre GPS e la sicurezza del 'tanto la tecnologia ci aiuterà'. Tutti li avevano avvertiti dicendo che la strada sarebbe stata impervia ma che ne valeva davvero la pena di arrivare in quel posto sconosciuto e lontano da tutti, con sabbia bianca e oceano di un colore fanstastico.. 'Beh impervia cosa vorrà dire? ci sarà un pò da sgambettare, magari si dovrà camminare sullo sterrato. Poi voglio dire, noi siamo abituati ai sentieri Dolomitici, quindi non c'è timore!', pensarono..certo non sapevano che quelle parole in realtà significasse molte cose..





Dopo una camminata di mezzora su sterrato in salita, di circa 40 gradi, la strada svanisce. Non ci sono vie di campo, nè stradine nascoste, nè cartelli, il nulla. I signori GPS, come nelle migliori trame horror hollywoodiane, non ne volevano proprio sapere di prendere segnale. E così gli eroi cominciarono a scendere, ed ad un certo punto videro un misterioso sentiero nascosto in mezzo ai rovi. La tentazione vinse e vi si intrufolarono nella speranza di poi poterne pure uscire.
La strada si fece sempre più stretta, i rami sempre più taglienti e il sentiero, in discesa, sempre più rovinoso e scivoloso a causa di terra secca, sassi e radici d'albero. Alcuni pezzi si poterono superare solo poggiando letteralmente il sedere a terra, e buttandosi da gradini naturali di mezzo metro. Ogni tanto qui è lì spuntavano segnali del passaggio di altri avventurieri (lattine di birra e bottiglie di plastica), messi lì forse per segnare la strada per poter uscire da quella foresta, mica come pollicino che mise pezzi di pane mangiati poi dagli uccelini! sono stati intelligenti, la plastica gli avrebbe consentito di tornar fuori anche a distanza di millenni. Dopo 40 minuti di cammino, qualche rovinosa caduta, anni di vita persi, gli eroi arrivarono finalmente al paradiso tanto sognato..








e che dire, ne è valsa davvero la pena!!

venerdì 16 ottobre 2009

Se magari me lo facessi pagare come usato, lo prenderei!

Ho quasi finito la scorta di libri che mi son portata (e fatta portare) dall'Italia, quindi stamattina sono andata in una nota catena di negozi (presente anche in Italia) per prendermi un libro in inglese. Ero indecisa tra "Lolita" di Nabokov (no non l'ho mai letto!!) e "Blind willow, Sleeping woman" di Murakami. Allora mi son messa a leggere le prime due pagine di entrambi, per vedere su quale orientarmi.. Leggo Lolita e mi convince..passo poi a Murakami e AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHRGGGG!!!! chetttetrovo?!?!?! degli appunti scritti a matita e debitamente cancellati!!!! maddaiiii non è possibile!! !ma come si fa?! non siamo mica in un mercatino delle pulci!!! poi voglio dire, mica era scontato il libro o segnalato come usato[come mi manca Borders..]!
Qui non riesco a capire perchè ma è una cosa tipica trovare i libri ridotti male e venduti come nuovi. L'altra volta l'ing stava per prendere un libro, ma per fortuna si è accorto che era stata strappata una delle pagine centrali! Me lo vedo il quindicenne che regala alla fidanzatina un brano de "Arte de amar" di Ovidio dicendo ' L'ho strappata per te!'.
Mah..davvero non capisco. Certo che se già ci metto un'ora per scegliere il libro ideale, e un'altra mezza per vedere se ha tutte le pagine e non ha scritte all'interno, mi ci vuole mezza giornata e mi vien voglia di comprare tutto sul web, che risparmio pure.
Che tristezza.

giovedì 15 ottobre 2009

Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei

Ieri sera, al corso, ho imparato una nuova parola. Cioè, in realtà la sapevo già, perchè credo sia una delle prime che una persona impara di una nuova lingua straniera. Quella che è nuova, invece, è la connessione a cui non avevo mai pensato e che mi è stata gentilmente offerta dall'ing.
Devo prima farvi una premessa.
Nel fantastico mondo dell'AG (Azienda Gigante) in cui ho lavorato fino a poco tempo fa, c'è stato un periodo in cui ho avuto l'ufficio in una delle due sedi, situata davvero in the middle of nowhere della zona industriale. Per andare a pranzo si prendeva la macchina e si andava in qualche bar nei paraggi. Però avete presente quelle giornate invernali, magari con pioggia a dirotto e tanto tanto freddo? ecco, in quelle giornate si andava a mangiare dal 'nano bastardo', come tutti lo soprannominavano, unico locale nel giro di un chilometro. Tale nano era famoso per essere un nano davvero cattivo, Bastardolo lo chiamerei, anzi, Stronzolo sta meglio. I camerieri cambiavano ogni mese, lui non si tirava mai indietro dall' insultarli davanti alla clientela, mostrando poi un viso sereno e cagacazzi. Odioso davvero. Però in quei giorni eravamo costretti ad andar lì e lasciarci anche mezzo stipendio. Per carità eh, qualcosa di mangiabile c'era, qualcosina. Suddeto Stronzolo era famoso anche come attaccabrighe, perchè quando la gente usciva per fare la classica pausa-cicca per starsene tranquillo e non avere seccature, questo prima mandava uno schiavetto a dire che 'il maestro non gradiva che le sigarette venissero buttate per terra' (ovviamente quelle che c'erano erano dei suoi clienti della notte precedente) e poi si faceva vedere di persona, con aria incazzosa e parole insulse, bicipiti tirati al massimo e ringhiata annessa.
Ora il nano era da tutti odiato.
Quindi ora potete capire la mia soddisfazione quando, ieri sera, ho scoperto che il nome di quel locale, in portoghese, significa CACCA.

mercoledì 14 ottobre 2009

L'intellettuale

Ahhh, parole sante, caro signor Corelli! certo non puoi farmi pensare alle persone che detesto prima di addormentarmi..

"[..] Un intellettuale di solito è uno che non si distingue esattamente per il suo intelletto. Si attribuisce da solo quella definizione per compensare l'impotenza naturale che intuisce nelle sue capacità. E' la vecchia storia del dimmi di cosa ti vanti e ti dirò di cosa sei privo. Pane quotidiano. L'incompetente si presenta sempre come esperto, il crudele come misericordioso, il peccatore come baciapile, l'usuraio come benefattore, il meschino come patriota, l'arrogante come umile, il volgare come elegante e lo stupido come intellettuale. [..]"

da Il gioco dell'angelo, Carlos Ruiz Zafón

lunedì 12 ottobre 2009

Autunno, dove?

Oddio, mi sto rendendo conto poco per volta che è già ottobre.
Certo non può venirti in mente se esci di domenica pomeriggio con un caldo infernale e ti chiedi perchè cavolo non hai infilato i sandali e messo un bel vestitino leggero al posto dei jeans e della t-shirt. Cammini rasente i muri per prendere un pò d'ombra e non svenire. Ti viene anche la brillante idea di bere una Ginja, perchè magari aumentando la temperatura interna, il caldo esterno ti sembra minore.
Poi cammini e cammini e senti un profumo che..cavoli..ti ricorda davvero l'autunno!! le giornate fredde, la pioggia e la stufa di casa in cui la mamma le metteva lì, le castagne, con un bel taglietto sul dorso, aspettanto che fossero cotte al punto giusto per poterci infilare le unghie e togliergli quella scorza ormai bruciata.. e scottarti il dito perchè dentro sono incandescenti.


Ora sì, davvero, mi sono accorta che è autunno.

venerdì 9 ottobre 2009

Eu chamo-me Ariananas

Il corso è oramai iniziato da un paio di settimane e devo dire che è uno spasso!
Fortunatamente la professora non è la signorina Rottermayer ma una graziosa cinquantenne, insegnante di francese, con cascetto nero e vestiti di colori sgargianti.
Siamo, a regime, circa una dozzina di estudantes ma in media ne mancano sempre 3 o 4.
Signori e signore, vi presento i componenti dell'allegra banda:
- Cin cin, cinesino piccolino e sempre sorridente. Viene a lezione con un librone di 5000 pagine, cioè il dizionario cinese-portoghese (e viceversa). Parla SOLO cinese, nessun'altra lingua! nemmeno inglese, francese, sanscrito, nulla!!! abbiamo ovviamente problemi di comunicazione.
- Ba, Balù e Balà, tre piccoli indiani scappati da qualche racconto di Agatha Christie. Ba ha una voce profondissima, non riesco mai a capire se sta ruttando o parlando. Balà assomiglia molto a Freddie Mercury, baffetto e capello scuri, alto e magro. Balù è buffissimo! Orecchie a sventola, sembra un pò una scimmietta, sempre sorridente e, non capisco perchè, ogni volta che sente pronunciare Pierre comincia a ridere come un matto e non riesce a fermarsi!
- Scamy, lo scamarcio di Bollywood! Davvero un bel tipo, ha la stessa pettinatura del nostro attore italiano, stessi occhi profondi ma il vantaggio di un'abbronzatura naturale panjabi. Simpatico, lavora in un ristorante e parla inglese che dice essere la sua lingua madre.
-Nmrtmnr, turco, ha un nome impossibile da dire e costituito da sole consonanti. Capello un pò lungo, tipo sgaio che ha vissuto anche in Italia per un pò.
- Afta, altro indiano ma non ho ben capito di che zona è. Questo è davvero il pezzo forte del gruppo. Parla continuamente, fa battute che non fanno ridere, corregge gli altri in modo sbagliato e vuole sempre essere lui a fare gli esercizi a voce senza che nessuno riesca a fermarlo..nemmeno per dirgli, puntualmente, che siamo in un altra pagina.
- Barba, new entry del gruppo. E' l'unica altra donna oltre a me, ceca, ha un'accento che più duro non si può e ieri aveva la barba più lunga dell'ing, approssimatamente di due giorni; forse va di silkEpil?
- Collins, si chiama come un dizionario ed è nigeriano. Non capisce niente! è in Portogallo da 5 anni e si è iscritto al corso perchè le sue due bimbe, nate qui, gli parlano in portoghese e lui non riesce a capirle.
- Gu, della Nuova Guinea sembra avere l'età di mio papà. Parla francese ed è ingegnere. Inventa un sacco di nuove parole portoghesi, chiaramente derivanti dal francese, e vuole convincere la prof che esistono davvero. Un pò come se io parlassi cosi : buongiornau professorau, tuttu benau?

L'allegra combriccola si divincola ogni giorno tra mille avventure.

*** Estratti dalla settimana scorsa ***

Professora: ragazzi, lunedì non ci sarà lezione perchè qui in Portogallo è festa nazionale.
Estudantes: evviva!!!!
Cin cin: ....... [faccia perplessa]
Professora: Cin cin, NON [gesticola con la mano un no] - c'è - lezione - lunedì.
Cin cin: ....... [faccia sempre più perplessa]
Professora: Qualcuno riesce a spiegarlo a Cin cin?
[con sorriso a 2000 denti, Afta di alza e va da Cin Cin]
Afta: Tu [e segna CinCin], lunedì [e lo segna sul calendario] dormire [e fa il segno della nanna]!!!
Cin cin: hihi hihihi hihihiihihi..
Estudantes: hahahahhahahahahah.
[tutti felici se ne vanno, ognuno con la consapevolezza che Cin Cin, il lunedì successivo, sarebbe stato puntualmente in classe,ma riposato]

Professora: oggi vi insegno le presentazioni. Allora, se una persona vi chiede 'come ti chiami?' dovete rispondere in questo modo 'Eu chamo-me Nome'. Per esempio, tu [e si rivolge a me] cosa dovresti dire?
Io: [con voce sicura] Eu chamo-me Ariananas.
Professora: perfetto. E tu Afta?
Afta: Eu chamo-me...Ariananas!
Professora: No, no, con il tuo nome!
Afta: Ok. Eu chamo-me...Ariananas!!
Estudantes: [ilarità]
Professora: devi dirlo con il tuo nome!!! Tipo io direi Eu chamo-me Professora, Ba direbbe 'Eu chamo-me Ba'. Tu cosa diresti?
Afta: Eu chamo-me.. Ariananas!!!
Professora: ... [getta la spugna e glielo scrive alla lavagna]
[beh ecco....durante tutta la lezione, ogni tanto, da dietro, si sentiva lui ripassare dicendo continuamente Io mi chiamo Ariananas. Ora ho il mio alter-ego indiano e ogni volta che mi presento a qualcuno non posso non mettermi a ridere..soprattutto perchè penso alla faccia che faranno a lui quando si presenterà col mio nome!

venerdì 2 ottobre 2009

C.S.I. Lisbon

Uhhhhh che bello! sono venute amiche a trovarci quindi mi sono prodigata nel portarle in giro per la città, con passo sicuro ed altissimo orgoglio come se abitassi qui da almeno 10 anni.
Dopo aver sbagliato strada almeno 3 volte(...), finalmente le trascino sopra l'elevador de Santa Justa per mostrare da lì la splendida vista della città e della Chiesa de Carmo.
Finchè una delle due non fa 'Mah!! oddio!!!!! e che è??? ma è morto quello??'. Mi giro e vedo questa scena:

Si vede?? vi siete accorti?? guardate in basso! vicino al muro, in mezzo al casino! certo che però, quei turisti là sopra così incuranti, potevano almeno chiamare qualcuno, un'ambulanza, la polizia, quelli di CSI, ecccheccavolo!!!
Zoooomo e:

fiùùùùùùùùùùù, è solo un operaio che si riposa....almeno credo!!

giovedì 1 ottobre 2009

Paese che vai, usanza che trovi

Usciamo spesso con colleghi dell'Ing, quasi tutti stranieri perchè qui, come in tutto il mondo tranne che in Italia, la gente viene da qualsiasi posto remoto per poter fare ricerca.
La compagnia di persone con cui usciamo quindi è davvero un melting pot di paesi e culture. Portoghesi, iraniani, turchi, macedoni, tedeschi, austriaci, polacchi, finlandesi... ed uscendo con loro si scoprono un sacco di cose divertenti e non.

In Iran, per esempio, fare il gesto con la mano alzando il pollice in segno di approvazione, corrisponde al nostro gesto italiano in cui però si alza il dito medio. Una cosa imbarazzante per loro, ci dicono, soprattuttto per le hostess ed i piloti che accompagnano i turisti nella loro terra e la devono annunciare con un Benvenuti in Iran (e fanculo a tutti).

Mentre in autobus stavo parlando con un'amica iraniana, come se niente fosse questa ha estratto dalla borsa il deodorante roll e se l'è piacevolmente spalmato sotto l'ascella, senza ovviamente interrompere il nostro dialogo. Forse è un segno di 'appezzamento'?

Ad un compleanno di una polacca i 2 dolci preparati per l'occasione erano : salame al cioccolato ed il dolce con i mars!!!! beh devo dire che sono davvero internazionali!!! Mi sono quasi commossa mangiandoli, mi hanno ricordato le feste universitarie di qualche anno fa :-).

I portoghesi sono affascinati dall'Italia, ma sopprattutto dalla mafia. Secondo voi come ci chiamano?

Qui danno i baci alla rovescia(o forse a sto punto, siamo noi quelli che sbagliamo)!! non nel senso che ti sputano sulla guancia eh! quando rivedi una persona e gli vuoi dare i 2 baci RICORDATI che li danno dalla sinistra alla destra. Ho praticamente baciato in bocca almeno 5 uomini e altrettante donne.

I bavaresi, ovunque essi vadano ad abitare, portano sempre con sè il loro vestito tipico. Qualche sera fa qui a Lisbona c'era l'Oktober fest, e loro son venuti vestiti ah hoc. Se non lo sapete esiste la versione del vestito maschile estiva, ovvero con calzini lunghi di lana, però divisi in due parti, cioè tagliati all'altezza della caviglia. Evidentemente a loro suda solo quella.

I portoghesi per dire che una cosa da mangiare è buona, si sfregano con le dita (pollice e indice) il lobo dell'orecchio destro. Ecco, gli abbiamo spiegato che è meglio se non lo fanno in Italia.

In Turchia usano mangiare spiedini di cuore di agnello, e non è bello scoprirlo quando arrivi affamatissimo al BBQ organizzato da loro, soprattutto se te lo danno in mano con sorriso a 200 denti e dicendo 'Questo non te lo puoi proprio perdere!!!'. MAI, e ripeto, MAI chiedere 'Cos'è??'.